Raffaella Palladino è la nuova Presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza

banner-Dire-basta-violenza_facebook-1

Riceviamo da L’Albero Di Antonia e pubblichiamo

I Centri Antiviolenza in Umbria e la Rete nazionale dei Centri

 

I Centri Antiviolenza italiani, associati a livello nazionale nel D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, hanno raggiunto un livello importante di confronto e rappresentanza, soprattutto negli ultimi anni, fino a diventare una rete diffusa, interlocutrice competente ed autorevole  delle istituzioni locali, regionali e nazionali. Gli 80 centri italiani associati al D.i.Re si sono confrontati lo scorso fine settimana a Bologna su una serie di progetti in corso d’opera ed hanno partecipato alle votazioni per il rinnovo delle cariche sociali. Alla presidenza è stata eletta Raffaella Palladino che sostituisce Concetta Carraro, alla quale sono stati rivolti i sentiti ringraziamenti delle socie per il grande sviluppo impresso da lei e dal consiglio uscente, unitamente ad alcune socie esperte che hanno seguito la formazione, il fundraising, la progettazione nazionale ed internazionale. Rinnovato anche il consiglio delle garanti ed il nuovo direttivo, dove sono state elette le rappresentanti delle regioni, scelte dai coordinamenti. I Centri della Regione Umbria sono stati rappresentati dall’associazione L’Albero di Antonia di Orvieto dal 2015 fino a ieri, per poi passare il testimone a Liberamente Donna che gestisce i Centri di Perugia e Terni.

L’azione di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenze da parte dei centri antiviolenza si è sviluppata e strutturata maggiormente negli ultimi anni grazie all’azione del D.i.Re, all’esperienza ed ai saperi collettivi delle socie, alla legislazione internazionale e nazionale sulla materia, ai finanziamenti ministeriali ed anche di alcune grandi aziende private.

Le associazioni di volontariato e di promozione sociale che gestiscono i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio devono affrontare insieme, oggi ancora di più, le sfide politiche ed organizzative per meglio rispondere ai bisogni delle donne vittime di violenza insieme ai loro figli. Donne e minori sono le priorità confermate dalle socie in assemblea, così come i punti fondanti dei centri antiviolenza sono la segretezza e l’anonimato, la scelta e l’autodeterminazione delle donne, la libertà dell’azione e le metodologie dei Centri, utilizzate in trenta anni di attività ed esperienze.

Il D.i.Re nasce nel 2008 ed oggi può vantare lo status consultivo nel Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) e di organizzazione non governativa iscritta nell’albo dell’ONU, così come far parte del direttivo della rete internazionale dei centri antiviolenza e della rete europea, con 130 organizzazioni associate in 46 paesi europei. Le associazioni, oggi rinnovate e rafforzate, vanno al confronto con le amministrazioni, la rete pubblica e sociale, la cittadinanza attiva e gli uomini che vogliono prendere parola sul grave fenomeno che li riguarda direttamente.